Descrizione
Indice dei contenuti
A cosa corrisponde la categoria catastale D1
Cosa si può fare in un locale D1
Qual è la differenza tra industria e opifici
Gli immobili a destinazione speciale rientrano nel gruppo della categoria catastale D. Questi fabbricati sono destinati a un mondo della produzione importante per l’economia del Paese, in passato più dominante, oggi fondamentale per la piccola-media impresa.
I fabbricati accatastati nel sottogruppo D1 devono poter ospitare attività industriali, ma si distinguono dalla categoria catastale D7, anch’essa destinata alle attività di tipo industriale. Vediamo quali requisiti e caratteristiche possiedono gli edifici della categoria catastale specifica D1.
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A cosa corrisponde la categoria catastale D1
Il gruppo della categoria catastale D è suddiviso in 10 sottocategorie che riguardano:
il mondo della produzione industriale;
delle pensioni negli alberghi e case di cura con fini di lucro;
della produzione culturale come attività economica;
istituti di credito e di assicurazioni;
locali per attività sportive a pagamento;
altre attività speciali, come quella agricola connessa alla lavorazione della materia prima da destinare alla vendita e al commercio.
Più specificamente, nella categoria catastale D1 sono compresi:
opifici (fabbriche, capannoni e stabilimenti industriali);
fabbricati industriali con meccanismi fissi e permanenti, utili per trasformare la materia prima da destinare alla vendita;
fabbriche destinate alla produzione di beni e servizi da vendere o cedere ad altre entità economiche;
ogni tipologia di fabbrica che trasforma le materie prime in prodotti per la vendita (ad esempio, zuccherifici, biscottifici, fabbriche di automobili);
autosilos per sollevare vetture;
falegnamerie (che non siano artigianali, ma di sola trasformazione e lavorazione della materia prima);
cabine e centrali elettriche e idroelettriche, centrali con impianti fotovoltaici superiori a 3 kW, quindi considerati come beni immobili (possono anche essere di proprietà condominiale, tassabili come da categoria D1, ma in questo caso a carico dei condomini);
caseifici, forni e mulini per la lavorazione delle farine, del pane e dei prodotti da forno;
altri edifici con simili destinazioni d’uso.
Cosa si può fare in un locale D1
Gli immobili di categoria catastale D1 possono essere capannoni industriali, interi edifici o parti di essi.
L’importante è che abbiano dei requisiti e delle caratteristiche specifici, quali:
essere destinati all’attività industriale della lavorazione di prodotti e materie prime con macchinari fissi, destinati alla vendita;
devono produrre un bene specifico ma possono cambiare attività e destinazione d’uso, quindi devono essere adattabili ad altre attività industriali senza che occorrano speciali modifiche strutturali e edilizie (perciò possono essere edifici allestititi appositamente o anche provvisoriamente per produrre un bene specifico);
sono tassabili. Per quanto riguarda la rendita catastale, si calcola con coefficiente 65, ed è rivalutata al 5%, con coefficiente 65.
Qual è la differenza tra industria e opifici
Questi opifici e immobili sono stati inseriti nel gruppo D1 poiché differiscono da un capannone industriale o da uno stabilimento industriale in senso ampio e complesso. Infatti, i fabbricati in D1 possono cambiare attività senza particolari modifiche.
Gli stabilimenti e i fabbricati industriali, invece, sono stati inseriti nella categoria catastale D7 poiché non possono cambiare destinazione d’uso, se non attraverso radicali trasformazioni edilizie e strutturali.
Anche le falegnamerie in D1 sono differenti dagli immobili destinati all’artigianato e alle attività artigianali, inseriti invece nella categoria catastale C3.